La Marijuana è il nome comune col quale in Messico viene indicata tale pianta quando destinata a ricavarne sostanza stupefacente. L’uso del termine marijuana si è poi diffuso in tutto il mondo veicolato dai media fin dalla prima metà del secolo scorso. Sono innumerevoli in Italia ed all’estero i termini gergali, regionali o subregionali, che identificano la marijuana.
Nel gergo comune, per marijuana si intendono le infiorescenze delle piante femminili essiccate e conciate per essere fumate. Gli effetti indotti dall’uso di marijuana sono svariati, hanno differente intensità a seconda del soggetto, dalle circostanze psico-fisiche in cui la si assume, dalla contemporanea assunzione di alcool o altre sostanze psicoattive, dall’assuefazione del consumatore e dalla quantità di principio attivo (THC) assunta. I principali effetti possono essere sonnolenza, temporaneo abbassamento o innalzamento della pressione sanguigna, diminuzione della reattività fisica e mentale, etc.
Sono noti a tutti (o quasi) gli effetti a cui potrebbe portare l’uso di tali stupefacenti; oltre a quelli elencati qui sopra ve ne sono altri, alcuni più gravi che possono incidere sulla nostra salute in modo serio ed altri che creano solo qualche effetto collaterale momentaneo. Quello che in pochi sanno è che la Marijuana, quella stessa di cui stiamo parlando, può aiutarci a dimagrire e raggiungere il peso forma.
Secondo uno studio di due scienziati francesi, pubblicato recentemente nell’American Journal of Epidemiology, le persone che non fumano Marijuana hanno più probabilità di essere obesi di tutti gli altri che invece ne fanno uso. Questi scienziati hanno notato come la maggior parte delle persone che fumano Marijuana regolarmente non abbiano nessun particolare problema di obesità.
Affermano, tuttavia, che seppur certi che il dimagrimento si possa considerare come beneficio della pianta, quello che lascia perplessi è il responsabile di tale effetto dimagrante. Hanno testato che la Marijuana fa dimagrire, ma non sanno ancora grazie a quale sostanza contenuta nella pianta.
Questa affermazione non ha lasciato indifferenti e le polemiche sono fioccate in ogni dove. Pare che altri scienziati, che hanno appunto studiato gli effetti della Marijuana, non condividano affatto che l’uso della marijuana faccia dimagrire; anzi, affermano proprio il contrario: la Marijuana ha tra i suoi tanti effetti proprio la fame chimica, ossia quella fame che prende successivamente all’uso e che parte dal cervello senza che ci sia realmente un bisogno fisiologico di introdurre cibo nell’organismo. Questo effetto porta l’individuo a mangiare calorie extra senza che ne abbia un reale bisogno. In conseguenza a questo affermano che chi usa questo stupefacente ha più probabilità di ingrassare; esattamente il contrario dei francesi!
Un gruppo di ricercatori australiani ha dichiarato che un uso prolungato della marijuana, invece, porti si un dimagrimento, ma del cervello; sostengono che per quanto si possa studiare individui che fanno uso o meno della marijuana resta ilfatto che scientificamente gli effetti sono ben altri: l’ippocampo ed il amigdala erano più piccoli in coloro che erano consumatori abituali rispetto a chi non ne aveva mai fatto uso. L’ippocampo gestisce memoria ed emozioni mentre il amigdala gestisce le paure e l’aggressività.
Lo ha confermato anche un test al quale sono stati sottoposti alcuni individui; è stato chiesto di ricordare una lista di 15 nomi ed il risultato è stato nettamente migliore negli individui che non avevano mai fatto uso di questo stupefacente. Anche questo studio ha innalzato diverse polemiche anche perchè è stato eseguito su persone che facevano uso di marijuana da decenni chiamati quindi “consumatori cronici”.
Ma torniamo allo studio fatto dai francesi per il quale, appunto, pare che la marijuana faccia dimagrire; il farmacologo Silvio Garattini, direttore dell’Istituto Mario Negri di Milano, avverte che anche se questo studio avesse portato al Cannabis questo beneficio ciò non significa che adesso per combattere l’obesità basti qualche boccata di fumo.
Inoltre Garattini sostiene che il dimagrimento delle persone sottoposte al test potrebbe anche essere una conseguenza di fattori differenti dal cannabis; i soggetti potrebbero avere avuto problemi di depressione, per esempio, ed essere portati a mangiare meno solo in riferimento al malessere e non all’uso della marijuana. Sottolinea anche che un individuo che fuma (anche semplici sigarette) tende a soddisfare i suoi bisogni anche atraverso il fumo diminuendo così le portate a tavola.
E’ noto, infatti, che una persona che smette di fumare sia a rischio per un eventuale aumento di peso perchè portato ad introdurre maggior cibo rispetto a prima. Quello che il farmacologo vuole, appunto, sottolineare è che non essendo molto chiare le ragioni per cui l’organismo dimagrisca usando la marijuana questo significa che qualsiasi altro fattore, non tenuto in considerazione nei test, possa essere il motivo della perdita di peso e che quindi la marijuana centri poco con tutto questo. Il farmacologo ha una certezza alla quale vorrebbe credessero tutti: non credere alle scorciatoie: per dimagrire, lo sanno tutti, il modo migliore e’ mangiare meno e meglio e fare piu’ sport.
Nel 2004 a New Orleans è stato presentato un farmaco per combattere l’obesità: Rimonabant, frutto proprio degli studi dei francesi sopra descritti. Il nuovo farmaco inibisce un recettore specifico per gli endocannabinoidi, sostanze prodotte dal cervello, che stimolano il senso di fame e fanno apprezzare soprattutto i cibi appetitosi e ricchi di grassi.
Agisce sul cervello, riequilibrando il sistema degli endocannabinoidi e, in piu’, ha un effetto alla periferia, direttamente sul tessuto adiposo. I risultati dei primi due studi sul farmaco, condotti su circa 1.000 pazienti obesi (40 italiani) hanno dimostrato che il “rimonabant” e’ in grado di ridurre il peso corporeo, e in particolare la “pancetta” considerata un importante segnale di rischio cardiovascolare, del 5-10%, senza recupero dei chili perduti e con un aumento del colesterolo buono nel sangue e una diminuzione dei trigliceridi.
In Europa, è stato indicato per l’uso in combinazione con dieta ed esercizio fisico per i pazienti con un indice di massa corporea superiore a 30 kg / m². A partire dal 2008, il farmaco era disponibile in 56 paesi del Mondo, ma successivamente (nel 2009) il farmaco è stato ritirato a causa di effetti collaterali che non erano pervenuti durante il testa del farmaco. Infatti, pare, che alcuni pazienti che utilizzavano il “rimonabant” abbaino avuto problemi di grave depressione ed addirittura pensieri suicidi frequenti.
Curiosità: Ad Hollywood molte stars assumono una bevanda in cui la marijuana compare come ingrediente. Pare che questo portentoso mixer faccia dimagrire un chilo al giorno!
La Marijuana fa dimagrire?

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