Linea perfetta e pancia piatta vanno di pari passo, almeno nell’immaginario comune. In realtà la forma del ventre non dipende solo da eventuali depositi di grasso ma anche dalla salute generale dell’intestino e persino dallo stress. Ecco tutti i consigli per ritrovare un addome disteso, sano e più tonico.
Per evitare di accumulare troppo grasso sulla pancia è fondamentale, soprattutto dopo i 40 anni, allenare i muscoli addominali, curare la salute dell’intestino e mantenere un peso corporeo adeguato, scegliendo alimenti “sgonfianti” e ricchi di sostanze vitali.
Dalla divinità orientale Istar alla famosa Venere di Milo l’iconografia del passato propone spesso figure femminili dal ventre pronunciato, un simbolo dio femminilità accogliente e feconda. Certo, oggi queste forme tondeggianti non sono più molto apprezzate e anche medici e nutrizionisti mettono in guardia dall’accumulo di grasso nella zona addominale considerato più a rischio per la salute rispetto al grasso locale attorno ai fianchi, il cosiddetto “grasso a pera“.
E’ rissaputo che dopo i quarant’anni molti uomini “mettono su pancia” e anche le donne, soprattutto dopo l’arrivo della menopausa, con l’aumento del testosterone e il calo di estrogeni, tendono ad ingrassare maggiormente nella zona addominale.
Proprio perchè legati non solo allo stile di vita, ma anche all’equilibrio ormonale, i depositi adiposi accumulati sull’addome sono di solito i più difficili da debellare e spesso resistono anche alle diete dimagranti più drastiche.
Tanto più che in questa zona del corpo i muscoli sono attivati in misura minore rispetto a quelli di braccia e gambe, e la mancanza di movimento rende più problematico “bruciare” proprio i grassi localizzati a livello addominale.
Per debellare questo tipo di problema, oltre al mantenimento di un peso corporeo adeguato alla propria struttura, vale quindi più di ogni altra cosa, un’attività fisica mirata e costante, che eserciti prima di tutto gli addominali oltre a mantenere un buon grado di massa magra, cioè di muscoli, che contribuiscono anche ad accelerare il metabolismo.
Se l’intestino non funziona come dovrebbe
Il discorso cambia quando il problema del ventre prominente non è legato tanto ai pannicoli adiposi quanto al malfunzionamento del intestino. Stipsi e accumulo di gas intestinale in particolare, possono gonfiare a tal punto da modificare il giro vita da un giorno all’altro, dando uno spiacevole senso di pesantezza.
L’origine dei problemi è dovuta a diversi fattori. Per prima cosa lo stato d’animo: non a caso rabbia e ansia vengono spesso percepiti come sentimenti “di pancia” e viceversa malumore, tristezza, depressione, possono essere favoriti da un intestino poco regolare, che causa un accumulo di sostanze indesiderabili nell’organismo affaticando il fegato.
Oggi si sa che le pareti intestinali, ricoperte da milioni di cellule nervose, rappresentano una sorte di cervello, in un certo senso più antico del sistema nervoso centrale, che guida le scelte più istintive ed è difficilmente governabile dalla razionalità.
Non c’è quindi da stupirsi se stress e tensioni hanno una forte ricaduta sul buon funzionamento dell’intestino. Esercizi di rilassamento, massaggi e ginnastica dolci, movimento aerobico moderato all’aria aperta e altre strategie rilassanti sono dunque di grande aiuto per chi soffre di stipsi, meteorismo e irritabilità intestinale.
Meglio, inoltre, usare i lassativi solo in casi eccezionali, e sotto il controllo del medico. Il loro abuso, causainfatti, alterazioni delle paretti e della muscolatura intestinale, inducendo assuefazione.
Gli alimenti che sgonfiano
Quanto all’alimentazione gli accorgimenti sono molti, differenti secondo il tipo di problema e possono variare da momento a momento. Il gonfiore, infatti è spesso legato al cosiddetto “colon irritabile”, caratterizzato dall’alternanza di stipsi e diarrea spesso associati a dolori e fastidio.
L’origine di questo disturbo è ancora poco chiara, e gli alimenti potenzialmente irritanti vanno valutati soggettivamente, eliminando gli ingredienti che causano problemi a ogni persona e a seconda delle situazioni.
Importante in tutti casi, è fare almeno quattro pasti al giorno , non troppo abbondanti, scegliendo, preferibilmente solo un primo o un secondo con verdure, meglio se leggermente cotte a vapore o stufate. I legumi proverbiali per il loro effetto gonfiante, vanno passati al setaccio, mentre è preferibile mangiare la frutta fuori pasto.
Il pane lievitato andrebbe consumato solo a prima colazione, possibilmente tostato ed è meglio abolire il caffè, superalcolici, cibi super conditi. Da usare con moderazione gli integratori a base di crusca, il cui eccesso può irritare aumentando la sensazione di pesantezza e gonfiore.
Per concludere, un ultimo consiglio: se i disturbi perdurano è meglio valutare eventuali intolleranze a latte e latticini o altri alimenti.
Cibi giusti
Stipsi, meteorismo, accumulo di grasso addominale, si possono attenuare o prevenire con la dieta giusta. Ecco i cibi e e gli integratori naturali che aiutano.
- ortaggi e frutta ricchi di fibre, sono utili per prevenire la stipsi la cui cronicizzazione oltre a causare gonfiore e altri disturbi, rappresenta un fattore di rischio per le malattie degenerative dell’intestino. Particolarmente raccomandabili per il loro effetto regolatore sono la lattuga, leggermente sedativa, emolliente e antinfiammatoria, i carciofi, il topinambur, la catalogna
- legumi, cereali integrali, frutta secca e diversi tipi di ortaggi, fra cui quelli della famiglia di cavoli e broccoli, hanno un’azione contrastante : da una parte favoriscono il meteorismo perché ricchi di oligosaccaridi non diferibili che fermentano nell’intestino, dall’altra incentivano la crescita di bifidobatteri, migliorando la flora batterica intestinale e di conseguenza le difese dell’intestino. Meglio quindi rinunciarvi solo quando i disturbi sono acuti. Nel menu di ogni giorno si può invece ricorrere, prima dei pasti principali , ai nuovi integratori alimentari a base di galattosidasi, un enzima presente naturalmente in alcuni vegetali che ha il pregio di scindere gli oligosaccaridi incriminati prima che raggiungano il colon prevenendo , cosi, fermentazioni indesiderate.
- carciofi e topinambur, questi ortaggi sono ricchi d’inulina, polisaccaride derivato dal fruttosio che favorisce la crescita della flora batterica intestinale benefica.
- agar agar, alga reperibile in polvere, usata come addensante: ha un azione lenitiva , depurativa e blandamente lassativa grazie alla capacità di formare a livello intestinale una sorta di gel. Provatela come gelificante nelle composte di frutta
- le alghe wakame, arame e kombu, sono ricche di fucoxantina, una sostanza dotata di effetto lipolitico proprio sulle cellule adipose addominali, possono essere aggiunte in piccole quantità a minestre, insalate o pesce.
Dall’erborista
Contro il meteorismo:
- infuso di semi di finocchio e cumino e anice stellato in polvere. Lasciate in infusione un pizzico di “droga” in una tazzina d’acqua bollente, per 5 minuti, e filtrate. Bevete dopo ogni pasto
- carbone vegetale, due compresse dopo i pasti principali
- passiflora, 5-10 gocce in un po’ d’acqua nei momenti d’ansia o prima di coricarsi
Per prevenire la stipsi
- decotto di malva e altea, preparate una miscels di radici di altea e fiori e foglie di malva in parti uguali. Fate bollire per 3 minuti, un cucchiaio del preparato in 200ml d’acqua. Filtrate e bevete dopo cena e prima di coricarvi.
- polvere di semi di psillio, aggiungetene una bustina al succo di frutta da bere al mattino a digiuno.
In caso di dolori e spasmi
- infuso di menta, lasciate in infusione per 5 minuti un cucchiaino di foglie in una tazzina d’acqua bollente. Filtrate e bevete anche diverse volte all’occorrenza.
- estratto fluido di malva e melissa, 5-6 gocce di ciascun rimedio in una tazzina di acqua calda durante il pomeriggio e lontano dai pasti.
Ricette per favorire equilibrio e regolarità intestinale
I piatti che vi suggeriamo vanno inseriti nei vostri attuali menù tenendo presenti tutte le indicazioni nutrizionali fornite, quando non indicato altrimento, le dosi delle ricette si riferiscono ad una porzione.
Composta di prugne secche
Ingredienti per un vasetto da circa 350 g : lasciate a bagno per una notte, in un bicchiere d’acqua 250 g di prugne secche biologiche( da essere sicuri che non contengano l’anidride solforosa). mettetela in una casseruola insieme all’acqua di ammollo, con un pò di scorza di limone e di arancia e un pezzetto di cannella, coprite e fatte cuocere per 10 minuti. Stemperate un cucchiaino di agar agar in un goccio d’acqua, unitelo alle prugne e fate cuocere 5 minuti, lasciate intepidire, eliminate le scorze, la cannella e se ci sono i noccioli delle prugne. Frullate il resto e mettete la composta in un vasetto di vetro ben pulito. Conservate in frigorifero, ideale a colazione spalmata su fette biscottate o pane tostato.
Vellutata di lattuga
Lavate con cura un piccolo cespo di lattuga e tagliatela a striscioline. Mettetelo in una casseruola unite una patata e uno scalogno sbucciati e tagliati fini, un cucchiaio di extravergine, una presa di sale, un rametto di timo, un bicchiere di acqua abbondante, un pizzico di sale. Coprite e fate cuocere a fiamma bassa per 20 minuti. Togliete il timo, frullate e servite la vellutata calda, a cena seguita da un secondo di pesce.
Zuppa di pesce con verdure e alghe
Lasciate a bagno per una notte 30 g di alghe wakame e 30 g di alghe kombu in una tazza d’acqua. Scolatele e riducetele a pezzettini. Fate rosolare delicatamente a pentola coperta in poco olio extravergine d’oliva una carota, due gambi di sedano e un porro puliti, lavati e tritati. Aggiungete le alghe, fate cuocere altri 10 minuti. Controllate il sale. Unite 100 g di filetto di pesce a piacere, fresco o surgelato, a pezzetti. Coprite e proseguite la cottura 8-10 minuti. Cospargete di coriandolo fresco o prezzemolo. Se gradito, potete aggiungere una manciatina di spaghettini di riso speziati.
Uovo e carciofi
Pulite con cura due carciofi, metteteli a bagno in acqua e limone quindi tagliateli a fettine sottili. fate stuffare con poco olio e una presa di sale, aggiungete un goccio d’olio e un cucchiaio di prezzemolo trittato. Coprite con un uovo sbattuto e leggermente salato. Lasciate rapprendere l’uovo e servite subito, con patate a vapore.
Catalogna spigata allo zenzero
Lavate, pulite e fate lessare in 2 litri di acqua 300 g di catalogna preferibilmente di tipo spigato. Scolatela, tagliatela grossolanamente e fatela insaporire in padella a fiamma bassa per 10 minuti con un cucchiaio di olio, un spicchio d’aglio, un cucchiaino di zenzero grattugiato e sale.
Insalata tiepida di topinambur e carote
Pulite, lavate e tagliate a tocchetti una carota. Raschiate con un coltellino 200g di tpinambur, lavatelo e tagliate anche esso a tocchetti. Mettete entrambe le verdure in una casseruola, unite un pizzico di cumino, una presa di sale, un cucchiaio di olio, 4-5 cucchiai di acqua. Coprite e fate cuocere per circa 15 minuti aggiungendo se necessario ancora poca acqua. Lasciate intiepidire e condite con un cucchiaino di capperi ben dissalati e tritati con un cucchiaino di prezzemolo, un cucchiaino di succo di limone, olio e sale quanto basta.
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